Il fallimento è fondamentale per arrivare al successo.

Il fallimento è fondamentale per arrivare al successo. Fallire non è una sconfitta ma contribuisce a conoscere e superare i propri limiti.

Fallimento e successo sono due parole dal significato apparentemente distante e antitetico. Eppure la realtà ci dimostra che non è così. Potremmo, al contrario, dire che il fallimento e il successo siano due facce della stessa medaglia e che l’una non possa prescindere dall’altra.

Se diamo un’occhiata alla biografia dei personaggi famosi che hanno raggiunto risultati straordinari in ogni campo, scopriremo che, gran parte di loro, una o più volte nella vita, ha avuto dei grandi momenti di difficoltà in ambito professionale.

Esiste ad esempio un’ampia casistica di rifiuti incassati da celebri attori, cantanti, scrittori da parte di produttori, editori e così via che va dai Beatles a Stephen King. Per citare un episodio, è rimasto alla storia l’estromissione di Steve Jobs dalla Apple, azienda che lui stesso aveva fondato.

Se è vero che anche le persone di successo falliscono, cosa permette loro di raggiungere l’eccellenza laddove altri non riescono?

La differenza sta nel modo in cui vivono il fallimento.

“Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo”.

Winston Churchill

Le persone di successo falliscono molto. Spesso falliscono anche di più di quanto riescano. Il punto è che riescono a usare l’energia che proviene dal fallimento per passare alla fase successiva.

Chi coglie nel fallimento un’opportunità di crescita, riesce a trarre nuova saggezza dall’esperienza negativa. Il fallimento infatti porta con sé un insegnamento che permette di compiere un salto in avanti nel percorso verso l’obiettivo.

Ogni risultato negativo, se analizzato con lucidità e coraggio, può aumentare la tua consapevolezza circa la tua situazione attuale. Inoltre può fornirti importanti indicazioni sul modo più opportuno per correggere il tiro.

“Che cosa ho imparato da questa esperienza?”

Grazie a questa domanda è possibile capire quali competenze, skills o azioni saranno necessarie per ottenere il risultato sperato.

Affinché sia possibile analizzare l’episodio in modo razionale, però, occorre evitare di caricarlo di significati ulteriori.

Chi non circoscrive la portata del fallimento al singolo episodio ma, al contrario, ne trae una valutazione negativa sulla sua persona, è infatti portato a rinunciare al suo intento. In questo caso, ogni fallimento è vissuto come punto di non ritorno.

Ecco il motivo per cui nella vita non basta avere talento per raggiungere livelli di eccellenza. Per riuscire in ogni ambito, occorre anche avere un approccio costruttivo e non distruttivo al fallimento.

Aver fallito non significa essere dei “falliti”

La paura è una delle emozioni di base dell’essere umano. Essa ci accompagna lungo il percorso della nostra realizzazione personale che è pieno di ostacoli da superare. È dunque perfettamente normale il fatto di avere paura di fallire.

Se attribuisci però ad ogni prova che la vita presenta la valenza di dimostrazione circa il tuo valore a 360 gradi, la paura può diventare paralizzante.

Sovraccaricare ogni sfida di un significato ulteriore rispetto all’episodio in sé può portare a evitare di mettersi alla prova.

Alcune persone preferiscono non sfidarsi pur di non rischiare di fallire. In questo modo limitano le loro scelte e azioni bloccando la loro autorealizzazione.

“Non sono in grado… ho fallito anche stavolta…sono un fallito”

Ti capita di ripeterti frasi del genere quando non ottieni il risultato sperato?

Ricordati che quanto vali non dipende dai risultati che ottieni. Un risultato negativo può darti informazioni circa la qualità della tua performance, non riguardo alla persona che sei.

Se per te ogni sfida assume un valore esistenziale, nel caso in cui non otterrai l’obiettivo desiderato, finirai per rinunciare al tuo proposito.

È importante invece che ricordi che ogni esperienza di fallimento è ricollegabile a un episodio specifico. In altre parole, hai sbagliato ma non sei sbagliato.

L’allenamento è un fallimento intenzionale

Per autosuperarsi occorre vivere al limite delle proprie capacità, dove è quasi certo che si fallirà. Questa è la ragione per cui è necessario esercitarsi.

“Allenarsi significa progettare e realizzare, sperimentare e imparare, ripetere e ancora ripetere fino a che la sequenza successiva di azioni non sia migliore della precedente”

Luca Stanchieri

Attraverso la ripetizione costante di un’azione, ci si scontra con i propri limiti più e più volte fino al punto di riuscire gradualmente a superarli. In questo modo è possibile raggiungere livelli sempre più elevati di performance.

In quest’accezione, l’allenamento è un fallimento intenzionale. Come accade nell’esercizio fisico, ogni volta che raggiungiamo il nostro limite siamo convinti di non poter andare oltre. Arriva però un momento in cui mettiamo in atto quel cambiamento che rende possibile ciò che prima era impossibile.

Ogni fallimento, dunque, può essere un gradino in più verso la tua realizzazione personale. Imparare a leggere il fallimento come una lezione da imparare invece che come una sconfitta esistenziale, è fondamentale per diventare una persona di successo e raggiungere i tuoi obiettivi.

Sibilla Ceccarelli – Coach

sibilla@coach2coach.it

Condividi

Una risposta a “Il fallimento è fondamentale per arrivare al successo.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *