La proattività: una risorsa per trasformare positivamente ogni situazione.

la proattività

La proattività: una risorsa per trasformare positivamente ogni situazione. Essere proattivi significa saper agire in modo consapevole e responsabile.

“Perché le cose non vanno come dico io? Non è giusto… non può essere così”

Spesso, quando le cose non vanno come vorremmo, restiamo imbambolati come il bambino a cui è stato tolto il giocattolo dalle mani oppure puntiamo i piedi come in attesa di una figura adulta che possa finalmente darci ciò di cui abbiamo bisogno.

Magari il lavoro non sta andando così bene, non ci sentiamo amati dal nostro partner oppure troviamo il nostro capo insopportabile. La vita ci presenta continuamente dei (buoni?) motivi per sentirci delusi rispetto alle nostre aspettative oppure frustrati rispetto ai nostri desideri. Il punto è: come reagiamo quando una circostanza non volge a nostro favore? La possibilità di ribaltare la situazione in positivo dipende in gran parte dai pensieri che si susseguono nella nostra testa in questi frangenti e dal comportamento adottiamo.

Spesso non accettiamo la realtà così com’è, facciamo resistenza ad essa. Ci concentriamo nel trovare a tutti i costi un “perché”, senza successo. Il risultato di questo atteggiamento? Solo tanto dolore e frustrazione.

Arriviamo a un punto di stallo, di paralisi e ci sentiamo totalmente impotenti, privi della capacità di cambiare la situazione che ci crea sofferenza. Ed è a questo punto che entriamo nel loop della lamentela.

La lamentela

“Il mio capo è un infame”, “mio marito non mi dà mai retta”, “è inutile sperare di aumentare il mio fatturato…c’è la crisi!”.

Tutta la nostra frustrazione sfocia in una lamentela continua rivolta verso tutto e tutti. Spesso riguarda  persino le condizioni meteo e altri fatti immodificabili per definizione.

Certo, “sulla carta” hanno ragione coloro che impiegano tempo ed energie per ripetere a se stessi e al resto del mondo i motivi per i quali una situazione è così difficile o una persona è così negativa. Il punto però è: questo può cambiare le cose?

Tra l’altro, lamentandoci continuamente finiamo per risultare “tossici” per noi stessi e per chi abbiamo intorno.

Non abbiamo il potere di scegliere cosa accade o non accade nella nostra vita. Che noi la riteniamo giusta o meno, che ci sembri positiva o negativa, la situazione non cambia di una virgola.

C’è una cosa però che è in nostro pieno potere, ed è il nostro comportamento rispetto alle persone e alle circostanze. Abbiamo sempre la possibilità di scegliere la reazione rispetto a una situazione, ed è come reagiamo a fare la differenza.

Concentrare le nostre energie mentali sulla soluzione del problema piuttosto che sul problema è l’unico modo per incidere sulla nostra realtà e rivoluzionare in positivo anche le situazioni più avverse.

Tra lo stimolo e la risposta c’è la libertà di scelta

S. R. Covey

La proattività

La proattività ci consente di avere un atteggiamento attivo verso la vita. Grazie alla proattività siamo infatti in grado di creare le situazioni favorevoli invece di limitarci a subire quelle sfavorevoli.

Anziché reagire in modo automatico oppure subire in modo passivo le situazioni, la proattività ci permette di agire in modo consapevole e responsabile. Senza questa potenzialità non saremmo in grado di raggiungere nessun obiettivo nella nostra vita.

Proattivo, passivo o reattivo?

Quando non ci comportiamo in modo proattivo siamo passivi o reattivi.  mentre l’essere proattivi significa allenarsi a scegliere come comportarsi davanti alle situazioni senza innescare il meccanismo di lotta (resistenza) oppure fuga.

Cosa significa quindi essere proattivi?

Se c’è qualcosa che va diversamente da come avremmo voluto, avere un atteggiamento proattivo significa assumersi la propria parte di responsabilità rispetto a ogni circostanza chiedendoci in che modo possiamo comportarci per cambiare le cose.

Cosa possiamo trarre di positivo dalla situazione presente? Cosa ci sta insegnando? e soprattutto… Come possiamo volgerla a nostro favore?

Se vogliamo davvero migliorare la situazione, possiamo lavorare sull’unica cosa su cui abbiamo il controllo: noi stessi.

Invece di crogiolarci nella lamentela e puntare il dito verso gli altri come se i problemi fossero sempre “fuori” di noi, cominciamo a chiederci cosa possiamo fare per cambiare le cose.

“Guarda alle debolezze degli altri con comprensione, non con occhio accusatorio. La questione non è quello che gli altri non stanno facendo o che dovrebbero fare. La questione è la risposta che hai scelto di adottare in quella data situazione e ciò che tu potresti fare per migliorare le cose. Se inizi a pensare che il problema sia “fuori” di te, fermati. Il problema è proprio quello stesso pensiero.”

S. R. Covey

Possiamo smettere di voler cambiare la testa del nostro partner e lavorare invece sulle nostre debolezze. Possiamo concentrarci sull’obiettivo di essere un bravo collaboratore propositivo e orientato alle soluzioni; il nostro capo insopportabile avvertirà il potere dell’esempio proattivo e risponderà in modo positivo. In ogni caso, quale che sia la sua reazione, il modo migliore in cui possiamo influire sulla nostra situazione è di lavorare su ciò che dipende da noi.

“Certe volte la cosa più proattiva che possiamo fare è essere felici, semplicemente sorridere di cuore. La felicità, come l’infelicità, è una scelta proattiva”.

S. R. Covey

Ci sono cose, come il cattivo tempo che non saranno mai sotto il nostro controllo. Ma se siamo persone proattive saremo in grado di accettare le cose che non possiamo controllare mentre concentriamo i nostri sforzi sulle cose che possiamo controllare.

Da “Giudici” severi a modelli positivi per gli altri

Probabilmente qualcuno di noi vorrebbe  migliorare la comunicazione con un figlio un pò ribelle oppure smetterla di litigare continuamente con il collega insopportabile o risolvere situazioni analoghe. Per quanto ci sforziamo di migliorare questi rapporti, tuttavia, spesso riusciamo solo a notare errori e difetti altrui senza far caso al nostro comportamento.

Proviamo invece per un attimo a sospendere il giudizio negativo verso gli altri e a interrogarci su cosa noi siamo disposti a fare per i nostri rapporti interpersonali. Potremmo ad esempio cominciare ad ascoltare con più attenzione, a mantenere gli impegni, ad avere un approccio positivo nei confronti degli altri e così via.

In altre parole, se riusciremo a smettere i panni del giudice e del critico intransigente e cercare di essere un esempio positivo per gli altri, l’ambiente ci risponderà positivamente come se fosse uno specchio che riflette l’immagine da noi proiettata.

 

Sibilla Ceccarelli – Coach

Per info: sibilla@coach2coach.it