Sigaretta? Smetti con il metodo giusto per te!

Sigaretta? Smetti con il metodo giusto per te! Smettere di fumare non è facile, ma con il tuo Coach e il giusto metodo è possibile.

Smettere di fumare mette paura vero? Lo so, vorresti mollare la sigaretta ma non ci riesci. Il solo pensarci ti mette ansia. Tutti i clienti che si sono rivolti a me per smettere di fumare con un percorso di Coaching avevano il terrore negli occhi per un’impresa che sembra irrealizzabile se non a fronte di sacrifici incredibili.

LA MIA ESPERIENZA

Ti capisco perfettamente, perché ci sono passato anche io. Ho fumato una media di 20 sigarette al giorno dall’età di 14 anni fino ai 36.  Non ti annoierò con frasi del tipo “fa male”, “sai che stai danneggiando i tuoi polmoni”, “stai dando un esempio sbagliato ai tuoi figli”, “stai buttando un sacco di soldi”, ecc perché queste cose le sai perfettamente.

Paradossalmente quando ti dicono queste cose ti viene ancor più voglia di accenderti una sigaretta e rinchiuderti nel tuo rifugio fatto di fumo, nicotina e catrame. La sigaretta è una fedele compagna, se fumi un pacchetto al giorno ci trascorri mediamente un’ora e venti minuti al giorno. I fumatori dedicano mediamente lo stesso tempo alle sigarette di quello dedicato al cibo. Incredibile vero?

Per non parlare dei soldi. Fumando una media di 20 ‘bionde’ al giorno, la spesa annua si aggira introno ai 1800€, cifra che aumenterebbe a 118.625 € (nota: considerando un fumatore che inizia a fumare a 15 anni e smette a 80) al netto dell’inflazione. Centodiciottomilaseicentoventicinque euro! Un mare di soldi in fumo.

Tutti questi motivi sono assolutamente logici e i fumatori li conoscono benissimo eppure non smettono. Non sono quelli a fare la differenza. Paradossalmente iniziare a fumare è difficilissimo. La prima sigaretta fa letteralmente schifo. Il sapore è nauseante, i polmoni si ribellano, viene la tosse, la testa inizia a girare. Terribile.

Non conosco un solo fumatore a cui sia piaciuta la prima sigaretta. Anche la seconda, la terza e la quarta non sono meglio. Il corpo si deve abituare a una cosa assolutamente innaturale. A chi verrebbe mai in mente di appoggiare il naso sopra una canna fumaria oppure alla marmitta di un pullman. Eppure il processo è identico.

“La prima sigaretta che ti fuma un bocca, un pò di tosse…” (Claudio Baglioni, Avrai)

La sigaretta al contrario della marmitta fino a qualche anno aveva un grande valore sociale. Nel 1957 il 65% degli uomini in Italia era fumatore. Tutti gli attori più famosi fumano nei loro film, i compagni di scuola più grandi fumano e magari anche i nostri genitori o amici di famiglia.

Era una cosa normale, anzi era qualcosa di più. Era un simbolo di forza per gli uomini. I ragazzini che iniziavano a fumare si sentivano più uomini, mentre per le donne era un simbolo di emancipazione.

Oggi il costume è cambiato anche se la percentuale di fumatori rimane altissima. Non ho mai conosciuto un fumatore che non si sia pentito di aver iniziato. La vita per un fumatore è più difficile. Se fumi lo sai bene. Nei mesi freddi si vedono persone uscire fuori dai bar e ristoranti per riempirsi i polmoni di nicotina e catrame, nonostante il clima ostile.

BACERESTI UN POSACENERE?

Anche i rapporti con i non fumatori possono essere difficili. Chi non fuma trova disgusto  il tanfo che emana un fumatore. Chi è single poi deve essere fortunato a trovare qualcuno che sia disposto a soprassedere al vizio del fumo visto che baciare un fumatore equivale a leccare un posacenere.

L’aspetto più triste di tutta la storia è che l’unico piacere che il fumatore ottiene dalla sigaretta è quello di cercare allo stato di pace, tranquillità e sicurezza che aveva prima di diventarne schiavo. (Allen Carr, È facile smettere di fumare se sai come farlo)

VUOI SMETTERE?

Cerca di capire se smettere di fumare è una tua scelta o meno. Nel momento in cui dici “devo smettere di fumare” ti provochi disagio perché la parola “devo” indica ansia, una scelta non tua, un’imposizione dall’esterno ma non la tua reale volontà. Sostituisci la parola devo con la parola scelgo. Se veramente scegli di smettere, se hai deciso che è arrivato il momento di dare un taglio con questa abitudine allora hai fatto il primo passo verso la liberazione.

HO SCELTO, E ADESSO?

Essendo un Coach umanista, io metto sempre l’attenzione sull’unicità di ogni essere umano e sulla sua consapevolezza. Non esiste una via unica per tutti. Confrontando i risultati di vari percorsi di coaching, ho scoperto che fondamentalmente esistono due modi per smettere di fumare:

METODO 1: ALL IN

questo metodo è per i più coraggiosi. Qui il taglio è netto. Prendi il pacchetto e buttalo via. Da oggi sei un ex fumatore. Stai per iniziare un percorso nuovo e rivoluzionario, non è facile ma sarà fantastico. Non fumerai più, hai scelto la salute.

Non stai rinunciando a nulla, anzi stai guadagnando tanto. Se inizi a pensare ‘non devo fumare’, allora cambia il tuo pensiero e trasformalo in pensiero positivo, per esempio: ‘è una mia scelta’, ‘lo faccio per me’, ‘voglio stare bene’, ‘voglio respirare’, ‘voglio essere libero’. Se dovessi fare fatica, creati una tua oasi, non vedere persone che fumano, allontana le tentazioni, soprattutto all’inizio. Inizialmente gli altri sembreranno non capirti, ma in realtà ti ammirano, ti invidiano, ma non hanno il coraggio di dirtelo.

Riempi la casa di Post-it con su scritte le motivazioni per le quali hai scelto di non fumare più. Sii consapevole, ricordati che stai cambiando un’abitudine, solo quella è la difficoltà. Se ti dovesse venire voglia di fumare, prenditi un minuto per te e chiediti se davvero lo vuoi, scrivi cosa ti passa per la testa e osservati. Lo vuoi davvero o è solo un’abitudine ben collaudata che spinge per essere mantenuta? Ricordati di quanto ci hai messo a iniziare a fumare, qui il percorso è lo stesso solo che ti condurrà alla salute, al respiro e alla libertà. Che la rivoluzione abbia inizio.

METODO 2: STEP BY STEP

C’è un’altra via, meno traumatica ma, osservando i risultati dei miei clienti, ugualmente efficace. Normalmente i fumatori si accendono la prima sigaretta dopo la prima colazione, in particolare dopo aver bevuto il caffè.

Supponiamo che tu sia abituato a fumarti la prima sigaretta alle 8:30. Da domani posticipa l’ora della prima sigaretta alle 11. Non è difficile, ci puoi riuscire. Continua per una settimana. La seconda settimana inizierà posticipando l’accensione della tua prima sigaretta dopo pranzo. Ti renderai conto che non è difficile, anzi. Sarà solo la tua abitudinarietà a farti vacillare, ma credimi ci puoi riuscire senza problemi.

Semmai dovessi trovarti in difficoltà, ricordati i motivi che ti hanno spinto a voler smettere. Nessuno ti obbliga, se la scelta è consapevole, basterà resettarti e ripartire. Noterai come dopo la seconda settimana i benefici saranno evidenti. Pelle, voce, capelli saranno molto migliorati. Nella terza settimana la prima sigaretta verrà accesa a metà pomeriggio tra le 16:30 e le 17.

La quarta settimana concentrerai il tuo vizio dopo cena, mentre la quinta settimana sarà quella senza ‘bionde’. Durante questo percorso scoprirai che puoi vivere benissimo senza sigarette, sarai fiero di te e chi ti vorrà bene sottolineerà i tuoi prodigiosi.cambiamenti.

RIASSUMENDO

In conclusione, indipendentemente da quale metodo ritieni più vicino alla tua persona devo informarti di una cosa importante. Smettendo di fumare non perdi assolutamente niente. Devi esserne consapevole. So che l’idea di non fumare più ti può dare l’idea di un sacrificio o di una rinuncia, ma non è così. La vita non è più divertente se fumi, anzi.

Quando eri bambino non avevi bisogno di fumare per essere felice e anche adesso, quando vai in una spa o fai sport non ti verrebbe mai in mente di fumare. E’ tutto qui. Inizialmente ti sembrerà strano non fumare in talune circostanze in cui eri abituato a tenere in mano una sigaretta, ma è solo abitudine, nulla di più.

Il piacere della sigaretta altro non è che un lavaggio del cervello nel quale ci imponiamo a farci piacere una cosa che di fatto non ci da nulla se non polmoni intasati, malattie, alito fetido, dita ingiallite e un mare di soldi in meno.

 

PUOI FARCELA.

Patrick vom Bruck

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